Angelo Biella

Inviaci delle foto nitide della scultura, della firma e le dimensioni.
La quotazione sarà effettuata da un esperto, entro massimo 24 ore.

Di seguito il MODULO DI CONTATTO

Angelo Biella (Milano 1828 - 1875) è stato uno scultore italiano del XIX secolo. Nato a Milano nell'anno 1828, studiò all'Accademia di Brera a Milano, allievo del celebre scultore Pompeo Marchesi, di Benedetto Cacciatori e di Francesco Somaini. Nell'anno 1852 partecipò all'Esposizione di Brera col grande gruppo in scagliola cui dette il nome di "Sansone"; nell'anno 1853 vinse il premio per la scultura all'Accademia di Belle Arti col gruppo "Il ritorno del figliol prodigo" e vinse anche una pensione governativa; nel 1856 presentò all'Accademia quale saggio per la detta pensione il bassorilievo in gesso "Socrate vicino a morte congeda la famiglia e gli amici"; l'anno successivo vinse il concorso per la scultura dell'Accademia di Brera col gruppo in gesso "L'angelo sterminatore dei primogeniti egiziani". Tutte le opere suddette sono ora nei magazzini e nei depositi della Galleria milanese d'arte moderna, ricca di innumerevoli opere di scultura e di pittura, delle quali però ben poche possono essere esaminate. Nella detta galleria vi sono anche i marmi scolpiti dal Biella "giovinetta coronata di pampini", datato 1864, e "Pompeiana" del 1867; con quest'ultimo suo lavoro Angelo Biella prese parte alle Esposizioni di Brera degli anni 1867 e 1872. Lavorò anche per il Duomo di Milano eseguendo nell'anno 1855 la statua del Beato Bernardo da Offida e nell'anno 1860 quella di San Ferdinando, raffigurato con la corona in testa, con le mani poggiate sull'elsa del suo grande e pesante spadone: un modellino in gesso di guesta sua statua è presso il Museo del Duomo di Milano. Seguirono nel 1863 la statua di San Martino vescovo di Tours, nell'anno 1865 la statua di San Marino e nell'anno 1867 la statua del Beato Angelico. Angelo Biella è morto a Milano nell'anno 1875.

FONTE: Gli scultori italiani di V.Vicario

Contattaci per scoprire gratuitamente il valore della tua opera d'arte.